Vivere con la Demenza

Vivere con la Demenza
Per i “non addetti ai lavori” la demenza è quasi sempre equivalente con la malattia di Alzheimer.
Ogni giorno nel mondo sono diagnosticate, invece, differenti forme di demenza tra cui la demenza di Alzheimer costituisce circa il 60% dei casi.
Le altre forme più diffuse sono la demenza vascolare, la demenza fronto-temporale, e la demenza nella malattia di Parkinson.
A partire dai criteri diagnostici che internazionalmente sono condivisi per la classificazione della demenza (riportati nel DSM 5, nella traduzione italiana in edizione Raffaello Cortina), troverete sicuramente molti volumi che potranno aiutare nell’orientarsi tra le varie forme di demenza.

A prescindere dalle varie forme in cui si può manifestare la demenza, questa è definibile come una malattia progressiva e irreversibile di origine organica, prevalentemente riscontrabile in persone anziane.
Si presenta con una compromissione della memoria, con difficoltà comunicative conseguenti a disturbo del linguaggio, con l’incapacità di eseguire attività quotidiane nonostante l’integrità fisica. Una persona con demenza, quindi, potrebbe trovarsi nell’incapacità di compiere gesti e azioni finalizzati a uno scopo, come ad esempio avere cura dell’igiene personale, organizzare le attività domestiche, gestire una conversazione, anche se apparentemente nulla sembrerebbe impedirglielo.

La demenza è spesso affiancata da una improvvisa ed irreversibile caduta del tono dell’umore (la depressione), da sintomi come deliri e allucinazioni che portano la persona a poter avere errate percezioni degli oggetti e spazi circostanti (dispercezioni), oltre che a  compromissioni nel pensiero astratto e nella capacità di giudizio.

Le manifestazioni della demenza tendono a avere un forte impatto nella vita quotidiana. La persona con demenza tende al ritiro dai momenti di relazione sociale oppure li affronta manifestando agitazione e/o mettendo in atto comportamenti molto aggressivi.

E’ facile comprendere come la demenza possa interferire in modo significativo con la qualità della vita della persona, portandola ad una progressiva perdita dell’autonomia e ad una conseguente dipendenza dagli altri.

Le prestazioni individuali richieste dalle sfide ambientali, adeguate fino a un certo punto della vita, iniziano quindi a divenire fallimentari. Nell’età anziana, il decadimento delle funzioni cognitive e motorie, tipiche dell’invecchiamento divengono evidenti, in modo particolarmente compromissivo per la sfera quotidiana, nella demenza.

Ma ricordiamo che la perdita della funzionalità cognitivo-motoria, in conseguenza a fenomeni degenerativi delle cellule nervose, è soprattutto legata a fattori costituzionali. Questo permette di comprendere come oggi sia possibile ammalarsi di demenza, anche indipendentemente da un processo di invecchiamento.